Con il patrocinio di: Comune di Giano dell'Umbria, Comune di Corchiano, Università Agraria di Montecchio, Associazione Pro-Montecchio, Gruppo Amerino
La mostra rientra in un programma espositivo pensato ad hoc per gli esigui spazi del Museo Archeologico di Montecchio, inaugurato lo scorso maggio al fine di conservare i reperti rinvenuti nella Villa di Rufione (in località Toccioli) durante gli scavi che si sono protratti dal 2003 al 2012. In particolare la collezione museale ruota attorno ad un nucleo di iscrizioni, bronzi, affreschi e terrecotte architettoniche datati tra la fine del I sec. a.C. e la metà del II sec. d.C.
Scopo del ciclo di mostre è quello di sensibilizzare le istituzioni non solo sulla ricchezza storico-ambientale-culturale del territorio quale parte integrante dell’antico tracciato della Via Flaminia, ma anche sulla necessità di intervento per la definitiva musealizzazione e fruibilità del sito archeologico della citata Villa di Rufione.
Il primo appuntamento espositivo è con Claudio Giulianelli, classe 1956, artista romano ma che vive ed opera a Corchiano, nel viterbese. Come egli stesso ha più volte dichiarato, oltre a Delfo Previtali e Guido Razzi, presso i quali ha intrapreso la carriera pittorica, i suoi più grandi Maestri sono da sempre Caravaggio e i fiamminghi. Le sue figure, perlopiù femminili, sono inquietanti ammaliatrici, sempre circondate da burattini e marionette ed inserite in contesti storici e geografici fuori dal tempo, spesso con aperture su un paesaggio dai toni dorati, secondo un’iconografia che deve molto alla pittura veneta rinascimentale. La mostra montecchiese si lega idealmente a quella dal titolo “Mega Art & Friends”, anch’essa curata da A. Allegretti ed aperta fino al prossimo 28 dicembre presso gli spazi espositivi della Chiesa di Santa Maria dei Laici, detta dei Bianchi, in Gubbio (PG), in cui sono esposti lavori di maggior formato.
Parlare della mia pittura mi è difficile, di come nascono e prendono forma le figure che popolano i miei quadri. Sicuramente è stato determinante il mio amore per l’arte antica, amore nato da bambino durante le vacanze estive a Porto Ercole in Toscana ove i vecchi pescatori narravano la leggenda della morte di Caravaggio. Da quel pittore rimasi folgorato e la sua pittura entrò nel mio DNA, iniziai a studiare i suoi quadri, uno ad uno, sia nello stile compositivo che nella tecnica. Poi, un giorno, durante una lezione di educazione artistica nella scuola media, vidi appeso alle spalle della mia professoressa un poster. In un angolo vi era riprodotto un particolare di un quadro di Hieronymus Bosch. Ne rimasi impressionato, pensavo si trattasse di un pittore contemporaneo tanto era, per me, il rappresentare un uomo con la faccia da pesce… e si spalancò ai miei occhi il suo mondo magico ed ermetico che mi entrò nella pelle e nella mente. Sì, mi è difficile parlare della mia pittura… Claudio Giulianelli
Note sul Direttore del Museo: Stefano Creatore nasce nel 1966 a Termoli (CB) e si trasferisce in Umbria del 1987, laureandosi come archeologo in Topografia e urbanistica del mondo classico col Prof. Maurizio Matteini Chiari. Dopo varie esperienze nel centro-sud Italia, nel 2000, a seguito di uno studio accurato del territorio, individua la presenza di vari siti archeologici nel Comune di Giano dell’Umbria, cui fa seguito due anni più tardi l’inizio dello scavo che ha riportato alla luce la Villa di Rufione. Il monumento, di notevoli dimensioni e di impianto di epoca tardo-repubblicana, è appartenuto ad un importante personaggio della famiglia Giulio-Claudia. Dal 2007 collabora con l’Università di Alicante (Spagna), per la quale è in corso di realizzazione un volume che raccoglie la documentazione storico-archeologica del territorio gianese e della già citata Villa.
Note sulla curatrice: Nasce a Roma nel 1969 e qui si laurea presso l’Università degli Studi “La Sapienza” in Storia comparata dell’arte dei paesi europei col Prof. Enzo Bilardello, affrontando una tesi di ricerca sul pittore italo-spagnolo Bartolomé Carducho, vissuto in Spagna a cavallo tra il 1500 ed il 1600. Iscritta dal 2003 all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Elenco Pubblicisti, ha lavorato come referente artistico per diversi quotidiani, da "Il Giornale" a "Torino Sera", a "Torino Cronaca". Attualmente scrive per il settimanale statunitense "L'Italo Americano". Dal 1999 cura mostre in spazi pubblici e gallerie private, sia in Italia che all’estero. Nel 2004-2005 completa la sua formazione curatoriale frequentando il Master in “Organizzazione e Comunicazione delle Arti Visive” presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano. Già docente di Storia dell'Arte presso l'Upter - Università Popolare di Roma e presso l'Accademia di Belle Arti di Brera in veste di Tutor del Master curatoriale in "Landscape Design", vive tra Roma e la provincia di Perugia.
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