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 Silvia Pisani. Musica e dinamismo
 Mostra personale

  Nel Centro della Musica, Cusano Milanino (MI)
  26 settembre - 5 ottobre 2003
La ricerca artistica di Silvia Pisani è giunta ad una decisiva svolta. E' la fondamentale premessa, che sarebe un grave errore omettere o non sottolineare adeguatamente, per comprendere il passaggio in atto nella sua pittura, caratterizzato da un profondo cambiamento tecnico ed iconografico. Se all'inizio della sua carriera la linea, sempre fluida e continuativa, ben si adattava ai soggetti danzanti o comunque in armonioso movimento, in una successiva fase, quella che potremmo definire intermedia, la stesura cromatica, grumosa e densa, quasi violenta nell'accostamento dei colori primari, prende il sopravvento. Ebbene, nei recenti lavori tale distinzione non esiste più: la sinuosità della linea e la forza del colore hanno finalmente trovato il giusto connubio e ben convivono sulla tela. Iconograficamente il passaggio è altrettanto netto: la figura umana, sino ad ora presenza costante in quanto necessaria all'analisi del movimento, passa in secondo piano. Nella serie dedicata alla Musica, infatti, l'uomo svolge esclusivamente una funzione legata all'atto di suonare, di produrre musica. Ecco perché in Chitarra elettrica, Basso e Percussioni, il musicista diviene semplicemente un esecutore, mentre in Batteria egli addirittura scompare, lasciando il posto al movimento vorticoso dei piatti ed all'espandersi fisico del suono.
Ma in questa serie, che come abbiamo già adeguatamente sottolineato apre un nuovo capitolo nella ricerca estetica della Pisani, l'omaggio alla Musica non si limita agli strumenti, che anzi, divengono il punto di partenza per ripercorrere le tappe principali della stagione d'oro del rock, tra gli anni Settanta-Ottanta, attraverso la scelta, mai casuale, di un album, se non addirittura di un singolo brano, per l'atmosfera che ne scaturisce o per il senso letterale dei testi. E' il caso di Crime of the century, brano dei Supertramp che dà il titolo all'album del 1974 e che ha ispirato l'omonimo Il crimine del secolo (2001). Nelle parole "Now the're planning the crime of the century / See how they rape the universe", riportate sulla tela, è racchiuso un pensiero fondamentale, quello della violenza perpetrata dall'uomo nei confronti della Natura e, senza cadere nella retorica, della mancanza di rispetto che costerà cara al mondo intero.
Se con Il re delle ninfe (2001), ispirato a The white album (1968) dei Beatles, si respira tutta la positività legata alla gentilezza del suono ed alla leggerezza delle note, alle quali corrisponde la levità dell'uomo che si innalza al di sopra delle acque increspate. In totale armonia col movimento delle onde, con Oltre la Musica... (2001), omaggio all'album The wall (1979) dei Pink Floyd ed in particolar modo al brano Comfortably numb, l'immagine si fa più ambigua e complessa. Le frasi "Hello, is there anybody in there? Just nod if you can hear me" quasi si confondono nel magma cromatico, dando la sensazione di appartenere ad un unico flusso vitale, in uno stato di "perenne immanenza". E' lo stesso pensiero che aleggia in Eclipse, altro brano dei Pink Floyd, contenuto in Dark side of the moon (1973), punto di partenza per Il potere della Luna (2001). "The Sun is eclipsed by the Moon", sono le parole con le quali si chiude la canzone, che dopo aver inneggiato all'imprenscindibile legame tra microcosmo e macrocosmo, tra uomo ed universo, tra pensiero ed azione, trasmettono l'idea di una presenza minacciosa, ovvero quel lato oscuro che è sempre lì, pronto ad affioare sulle nostre certezza.
Perugia, 25 settembre 2001

Adelinda Allegretti
Mostre dello stesso artista:
Opere
Batteria (2003), tecnica mista su tela, cm 100x100 Il crimine del secolo (2001) Percussioni (2000), tecnica mista su tela, cm 60x80
Sax (2001), tecnica mista su tela, cm 60x100
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Adelinda Allegretti: storico dell'Arte, giornalista, curator di eventi espositivi - CREDITS