Linee di forza che si attraggono e si respingono, corpo flessuosi, come energia pura che si materializza sulla superficie pittorica. Sin dagli esordi, l'indiscusso soggetto delle opere di Silvia Pisani è il movimento, a volte appena percettibile, altre palese, che addirittura si trasforma in danza, in un incessante divenire. In quei corpi distesi e adagiati su presumibili giacigli che caratterizzano lavori quali Ricerca, Inquietudine ed ansia, Rassegnazione, Contrasti del pensiero -tutti datati 1998- e, sulla scia ed Il centro, c'è già in fieri l'idea di movimento. Il segno è vibrante, incontenibile, sembra perdersi nello spazio circostante, o meglio, si fonde con esso. Facendo un salto indietro, al 1997, ne L'attimo prima del volo, quell'apertura delle braccia diviene una chiara allusione non tanto al volo spiccato dagli uccelli grazie a quello splendido meccanismo che sono le ali, quanto al movimento tutto mentale, che consente di esplorare ben altri lidi. Non a caso termini come sogni, desideri, mente, estasi e rinascita compaiono nei titoli delle sue opere, ad identificare una dimensione "altra", che va oltre la realtà tangibile; la sua è una pittura intrisa di sensazioni, di sentimento e palpitante emozione. Onde, uno dei lavori più recenti, esprime appieno tale idea: due persone lontane nello spazio, ma ricondotte dalla forza del pensiero l'una di fronte all'altro, in un fluire di linee che divengono la traccia visibile di un incontro avvenuto in una dimensione che non è riconducibile al mondo reale. Il ciclo dedicato ai quattro elementi gica sul contrasto cromatico: laddove in Emozione d'acqua l'elemento liquido è evocato nel passaggio dal verde all'azzurro, in Energia di terra il peso della materia è dato dal viola, mentre all'azzurro di Spirito d'aria si contrappone il rosso di Vibrazione di fuoco. In Giochi della mente, uno degli ultimi lavori, il linguaggio di Silvia Pisani si va evolvendo verso forme decisamente più astratte; i corpi sinuosi sembrano lasciare lo spazio a linee pure, che come folate di vento attarversano la superficie della tela. E', ancora una volta, un fluire di energia. Torino, 14 febbraio 2000
Adelinda Allegretti
SAGOME A Silvia Pisani
Rivisito i tuoi corpi di fiamma guizzanti come membra levigate da intrecci di folgore scaturiti da uno sfarzo immerso nel tratto della tua policroma passione.
Nel braciere della sorte, arde l'incenso dei tuoi anni, non di certo avviluppato in un rogo divorante, benché intitno nelle forme espanse nell'amplesso di quel fuoco.
Pare inoltre che un vento plasmatore indossato abbia le tue mani, or vestite dello zefiro che per l'impeto del soffio mutua dallo slancio quest'addio ch'è tempra di congedo dalla terrestre gravità.
Pur emerso nel riquadro tale inciso di risalto sradica lo spazio in figure d'eruzione protese ad una dismisura clandestina ch'é la cifra del siglarsi di queste sagome animate.
Antonello De Vita
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