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Conte. Peccati, pensieri e parole
Mostra personale
Atahotel Executive****, Milano
1-31 marzo 2013
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CONTE è nato a Castelnovo di Sotto (RE) nel 1949. La sua carriera inizia nel 1969 con una creazione su tela dal titolo “Notturno”. Era il periodo di una rivoluzione culturale iniziata con i movimenti studenteschi del ‘68. Frequenta l'istituto Tecnico per Geometri dove si diploma. Figlio di un imbianchino e musicista dilettante, CONTE fin da piccolo viene coinvolto nelle due passioni principali: la Musica e la Pittura. Solo dal 1991 inizia un percorso espositivo sempre più importante e marcato.
La coscienza critica del linguaggio rappresenta il momento importante delle riflessioni, è certo che il colore dipana alle nostre sensazioni un sottile pensiero, fatto comunque di un desiderio di folle immortalità. Dopo l’ironia dell’oggetto, dopo la messa in luce delle fitte contraddizioni della società e dell’individuo, la fedeltà alla pittura mi ha condotto ad un punto importante del personale percorso artistico. Mi attengo alle immagini distorte che vivo nella quotidianità, soprattutto le più controverse, guardandomi bene di cercarne altre nella realtà esterna o altrove. Spesso lo sdoppiamento della mia personalità incide in modo marcato nelle mie rappresentazioni pittoriche; a volte mi viene il sospetto di vivere un’altra grande avventura, fatta sempre di folli emozioni. Chissà quanti potranno captare questa tensione che mi assilla, e che mi tranquillizza nello stesso modo. Per troppo tempo ho relegato questa mia espressione in cantina, ora voglio liberare tutta la più fervida immaginazione, che per anni ho condiviso solamente con la solitudine ed il silenzio della notte. Mi rimane stupefacente, pensare che ognuno di noi anche senza alcuna trafila scolastica con indirizzo artistico, possa esprimere tanta e viva passione per le arti visive. La sensazione che provo a rinchiudermi in me stesso, e a riaprirmi, mi convince che un sottile equilibrio esiste tra le idee che esprimo con la pittura. La continua ricerca di una via per suggellare e lasciare ai critici, le emozioni, i desideri, i sogni, le tensioni, le passioni, sono oramai, un pensiero fisso della mia esistenza. La consapevolezza di non essere comunque catalogato in correnti, manifesti e periodi storici, fa di me stesso un artista atipico che continua a sviluppare una ricerca artistica. Sono e rimango un adulto adolescente. E con tutto il mio desiderio, poter consegnare le mie opere a coloro che condividono il mio stato passionale, fatto dei colori della vita di ogni giorno, e della dolce e frenetica follia, mista a quel mistero che l’esistenza ci ha regalato per scoprirla poco a poco. CONTE
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Allegati |
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