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Francesco, il Creato, i Templari. Un viaggio sottile
Mostra collettiva internazionale a tema
Fontebella Palace Hotel, Assisi (PG)
16 ottobre 2024 - 28 febbraio 2025
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Sta per prendere il via la terza mostra in programmazione presso l’Hotel Fontebella Palace di Assisi. Dopo quella monografica dedicata a Andy Warhol e quella più articolata di Marc Chagall, è ora la volta di un vero e proprio omaggio al Santo di Assisi, patrono d’Italia. La mostra “San Francesco, il Creato, i Templari. Un viaggio sottile”, anche questa a cura di Adelinda Allegretti, accoglie il visitatore attraverso un percorso variegato e complesso. La sala principale riunisce una decina di litografie after di Warhol risalenti agli anni ’80 del secolo scorso, quando già il genio della Pop Art americana aveva concentrato le proprie energie nella denuncia di numerose specie a rischio estinzione. Dal panda gigante al rinoceronte nero, all’orangutan alla tigre siberiana, passando attraverso la saggezza dei nativi americani, con una bellissima litografia che ritrae Toro Seduto, a ricordarci, a mo’ di monito, che la Natura va protetta e integrata nella nostra quotidianità. Ed ancora oli su tela di artisti contemporanei, emergenti e non, tra cui Silvia Pisani e Gianmario Quagliotto, con una valenza più spirituale la prima e visioni più crude e realistiche il secondo, in cui i lupi si aggirano per la steppa, affamati, e i falchi puntano la preda dall’alto del loro volo. Non mancano le litografie after di Keith Haring, anch’egli foriero di una spietata denuncia a salvaguardia della Terra, dal titolo “Planet Earth”, sfruttata, letteralmente accoltellata dall’uomo; o le delicate interpretazioni di Pablo Picasso del “Marge du Buffon”, con la pecora che fa da contraltare al lupo di Cappuccetto Rosso in una versione ludica di Le Yack, in omaggio a Fernando Botero. Una piccola sala, invece, è dedicata al Templari e all’iconografia che la contraddistingue. Dal Santo Graal alla crocifissione, dall’angelo al leone e dal toro all’aquila, simboli degli Evangelisti, fino alle bellissime mani in meditazione dell’artista turco Erdinç Sakin. In questa sala anche il bellissimo “Cristo de San Juan” (1970) di Salvador Dalí, in una versione after in bronzo dorato dal grande impatto emotivo.
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