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Renato Fassino. Luce liquida
Mostra personale
La Rosa dei Venti, Torino
19 febbraio - 25 marzo 2002
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Nella ricerca artistica di Renato Fassino è costantemente presente l’idea della trasformazione della materia, intesa ora come deformazione ora come corrosione, ma sempre e comunque come cambiamento e passaggio da uno stadio di partenza ad uno finale più complesso ed assolutamente autonomo. Nel caso della serie “Luce liquida”, costituita da quattordici stampe da diapositiva Metalflex, la trasformazione è data dal modificarsi “della superficie dell’acqua, che si adatta di continuo a se stessa ed al terreno sottostante pur mantenendo la sua identità e coesione”, come afferma lo stesso Fassino. Ma non è questo l’unico aspetto che scaturisce dalla sua ricerca: le riprese ravvicinate, realizzate in controluce sfruttando tempi di posa molto lunghi, sembrano catapultarci in una dimensione altra, in cui la relazione spazio-tempo non coincide più con i “normali” parametri che scandiscono la nostra esistenza, quali lo scorrere delle stagioni o l’alternanza di buio e luce. I lavori di Fassino sembrano dare un volto alla teoria della relatività einsteiniana: il tempo sembra annullarsi, dilatarsi, permettendo al nostro sguardo di catturare, come una ripresa al rallentatore, l’incessante movimento dell’acqua, continuo, perenne, sordo. Come tanti filamenti di luce, il fluire dell’acqua lascia traccia del suo divenire, giocando con la superficie tremolante e rimandandoci delle immagini informali, quasi dei guizzi improvvisi, gioiosi, febbricitanti, vivi. In questa serie, come sottolinea lo stesso autore, “le due sorgenti primarie della Vita, l’acqua e il Sole, dialogano tra loro secondo un linguaggio squisitamente matematico e il risultato è una poesia universale fatta di risa, di grida isolate, di parole sussurrate, di disquisizioni geometriche e caotiche litanie."
Adelinda Allegretti
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